Premio Campiello 2011. Orgoglio, patriottismo,
odio, amore: passioni pure e antiche si mescolano e si scontrano tra loro,
intorbidate più che raffrenate dal senso, anch'esso antico, di reticenza e
onore. Villa Spada, dimora signorile di un paesino a pochi chilometri dal Piave,
nei giorni compresi tra il 9 novembre 1917 e il 30 ottobre 1918: siamo nell'area
geografica e nell'arco temporale della disfatta di Caporetto e della conquista
austriaca. Nella villa vivono i signori: il nonno Guglielmo Spada, un originale,
e la nonna Nancy, colta e ardita; la zia Maria, che tiene in pugno l'andamento
della casa; il giovane Paolo, diciassettenne, orfano, nel pieno dei furori
dell'età; la giovane Giulia, procace e un po' folle, con la sua chioma
fiammeggiante. E si muove in faccende la servitù: la cuoca Teresa, dura come
legno di bosso e di saggezza stagionata; la figlia stolta Loretta, e il
gigantesco custode Renato, da poco venuto alla villa. La storia, che il giovane
Paolo racconta, inizia con l'insediamento nella grande casa del comando militare
nemico. Un crudo episodio di violenza su fanciulle contadine e di dileggio del
parroco del villaggio, accende il desiderio di rivalsa. Un conflitto in cui
tutto si perde, una cospirazione patriottica in cui si insinua lo scontro di
psicologie, reso degno o misero dall'impossibilità di perdonare, e di separare
amore e odio, rispetto e vittoria.
Pubblicato in data 11/apr/2012 da canale di VeniceCulture
Tt
Tra i nuovi arrivi in biblioteca, potrai trovare anche il premio Campiello 2011 ...
Vai alla sezione AUTORI
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