martedì 4 marzo 2014

IL GRAAL E LA DEA - di TERUGGI Francesco

Nuovi libri in Biblioteca


Nel XVII secolo, mentre l'Inquisizione trionfava, gli abitanti di un povero paese della regione dell'Ossola intrapresero un progetto pericoloso e insostenibile: costruire un grandioso Santuario, come mai se ne erano visti nella valle, intorno all'immagine, miracolosa e sconveniente, di una Madonna che allatta a seno scoperto. Per quali scopi fu veramente innalzato? Come e perché fu possibile realizzarlo? Dove reperirono i fondi necessari? Dalla rilettura di quei fatti e dalla fortuita scoperta di quei fatti e dalla fortuita scoperta di un indizio occulto nel santuario si sviluppa una straordinaria indagine che porta l'autore a identificarne, dopo lunghe ricerche, i misteriosi simbolismi nascosti al suo interno, i segreti costruttivi che si celano dietro i suoi muri, le oscure trame che portarono alla sua edificazione a al suo oblio, gli scopi incofessabili per cui fu innalzato. Comincia così la storia, mai raccontata e pazientemente ricostruita dall'autore, di un remoto paese dell'Ossola, una vicenda diversa e misteriosa, fatta di intrighi e di dominio, di sapienze ermetiche e di scienzae perfette, di alchimia e di riti antichi, in cui emerge, lentamente, un segreto più antico del paese stesso. 


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Aggiungiamo un commento inviato da Cerone Rosa Maria

1 commento:

Anonimo ha detto...

In questo libro l'autore, persona "molto curiosa" è allo studio di un mistero, percepito attorno a sé, in quel 'remoto paese dell'Ossola', a Ornavasso, all'interno del Santuario della Beata Vergine della Guardia.
Dopo lunghi studi, e l'ennesima visita al Santuario, comprende cosa gli è mancato sino ad allora: una nuova prospettiva, inversa ed ugualmente corrispondente alla realtà. Così, ha la certezza che una nuova lettura dei dipinti all'interno del Santuario può essere intrapresa.
L'autore scopre indicazioni a senso multiplo e grazie ai suoi precedenti studi riesce a individuare una 'via di conoscenza'. Di cosa? Ci sono indizi nei colori, nei numeri, nell'architettura del Santuario, indizi ovunque, in un 'gigantesco e meraviglioso libro di pietra', da leggere con l''occhio dell'alchimista'. E con questo sguardo nuovo, tutto prende nuovo significato. A volte si ha la sensazione che il troppo conoscere porta a nuova conoscenza, come nel caso dei 'tre Giuseppe'...ma lascio al lettore il piacere di scoprirlo. Non essendo mai stata troppo "amica", la descrizione del Santuario non è stata di facile comprensione, anche se la similitudine con la forma del 'carapace' mi ha ricondotta alla 'Città Proibita', dove molte tartarughe di pietra fanno mostra di sé. Seguendo Giuseppe d'Arimatea, detentore del Graal, si rintraccia il potere femminino, rifiutato in certe epoche, tanto da sovrapporvi strati e strati di inutili preconcetti. E quasi a presagire l'avvento della Dea, come da titolo, c'è la fiduciosa tenerezza che l'autore ha per la sua metà femminile. Tralascio di menzionare gli altri strumenti pratici e culturali che egli ha usato per studiare il mistero, come la rabdomanzia e la radioestesia, per la mia assoluta ignoranza in materia, però è bravo l'autore ad un certo punto, come in un giallo, perché guardando la foto di un medaglione di marmo sotto l'altare della B.V., dalle venature rosate su fondo bianco, vedo il collegamento: la forma di un utero, rappresentazione e senso della Donna, della Dea. Eccoci.
Ricominciano misurazioni e domande e si rompe il clima magico introdotto dalla 'presenza' della Dea. Con leggera noia ricomincio a chiedermi: chi è il misterioso storico locale che l'autore consulta e rende spettatore delle proprie elucubrazioni alla fine del libro, fine ancor lontana, rilevo. Chi è il misterioso abate? Dove va quel famoso 'alchimista e medico milanese' dopo la Santa Inquisizione? Ecco che la storia del luogo diventa importantissima, i suoi abitanti, l'anima della stessa gente di Ornavasso. E l'idea che quella concepita attraverso lo Spirito Santo sia stata anche la Beata Vergine, per una 'quasi' di tutto come me, è assolutamente affascinante!
Si fa difficile però seguire la storia della struttura e di quelle vicine, difficile capire il legame che le unisce e il perchè siano state costruite a Ornavasso, a parte linee energetiche e corsi d'acqua sotterranei. La seconda parte del libro è dedicato alla Dea, ma per ben 4 capitoli ancora nulla! siamo sempre alla ricerca di un Suo 'segno'!