UN’ESTATE DI LIBRI RINFRESCA LA MENTE
In un ospedale di Bombay, durante Diwali, la festa
indiana della prosperità, Bimbla Kulbhushan Todarmal, universalmente nota come
Mummyji, si appresta a lasciare questo mondo. Al suo capezzale sono accorsi i
quattro figli, che più che afflitti dal dolore sembrano impazienti di congedarsi
lestamente dalla madre. Mummyji è stata per tutta la sua vita una donna forte.
Ha creato dal nulla una prospera attività di produzione e commercio di dolci,
onorando così la business class dei banyia cui appartiene. In questo modo,
tuttavia, i suoi quattro figli sono cresciuti all'ombra di una carismatica
figura che, sull'altare degli affari, ha sacrificato più di una ragione del
cuore. Rajan Papa ha grossi guai economici, una moglie viziata e un figlio
adolescente che teme di rivelare ai genitori la propria omosessualità. Suman ha
un matrimonio ricco ma infelice. Sunny ha studiato negli Stati Uniti e, in nome
delle leggi sovrane del moderno marketing, ha estromesso dall'attività familiare
il fratello maggiore, reo di avere una gestione all'antica, troppo umana in
un'epoca in cui il profitto non guarda in faccia nessuno. Saroj è stata convinta
dalla madre a lasciare l'amato marito caduto in miseria, e vive ora nel
rimpianto della felicità perduta. Mentre la statua di Laxmi, la dea della
prosperità interiore, li guarda perplessa, la perfida progenie sembra
interessata solo ad accaparrarsi l'eredità materiale della madre. Mummyji, però,
sembra non volersi congedare tanto in fretta da questo mondo.
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