UN’ESTATE DI LIBRI RINFRESCA LA MENTE
"Stavo camminando sulla sabbia invernale, solida,
pesante. Spingevo la carrozzina con te dentro, mi piaceva voltarmi indietro e
vedere le tracce che lasciavamo, due rotaie parallele, un binario curvo, con in
mezzo i segni dei miei passi. Il mio percorso dentro il tuo percorso, il mio
sentiero dentro la tua via". Leonardo è diventato padre da pochi giorni. La
nascita di Mario ha ribaltato il suo modo di vedere e sentire le cose, come se
una locomotiva avesse sfondato le pareti di casa. Lo osserva attentamente, per
quell'intruso che è: un piccolo alieno piovuto sulla terra, un concentrato di
potenzialità e vita irriflessa. È affascinato dai suoi occhi spalancati sul
mondo, dal suo essere corporeo, insieme inattingibile e totalmente permeabile.
Lui pensa a quando Mario sarà abitato dalle parole, a quando i pensieri lo
porteranno lontano. Vorrebbe accompagnarlo, o aspettarlo laggiù, nutrendolo a
sua volta del "latte nero" della scrittura: "Queste parole, da nere che sono,
diventeranno trasparenti, trapassate, trapensate, solo se ci sarai tu che le
leggi". Decide di scrivere su un quaderno quello che prova per lui e quello che
ha imparato dalla vita: gli racconta le sue storie d'amore e le sue
disillusioni, i rapporti con la famiglia, le esperienze più scontate e quelle di
cui non si parla volentieri. Ma questo castello di parole è destinato a crollare
ben presto, davanti alla più inaspettata e indicibile verità
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